Siamo sempre alla ricerca dell’elisir di lunga vita, che spesso passa dalle tavole: e chissà che la dieta dei Templari non lo sia davvero!
Una straordinaria scoperta, pubblicata su Digestive and Liver Disease, è stata fatta, studiando documenti dell’epoca, da un team di medici formato da Francesco Franceschi, Roberto Bernabei, Giovanni Gasbarrini e Peter Malfertheiner: la dieta dei Templari, gli antichi cavalieri monaci, era una sorta di antenata di quella che oggi chiamiamo la dieta mediterranea. Ed era proprio il loro regime alimentare che faceva sì che i membri di questo ordine, passato alle cronache storiche, vivessero meglio e più a lungo rispetto ai loro coevi. Norme, sia alimentari che igieniche, che erano state introdotte e poi formalizzate da Bernardo di Chiaravalle.
La dieta dei Templari, difatti, includeva un consumo limitato di carne, anche se all’epoca non esistevano studi – di cui invece possiamo beneficiare oggi – in cui si attestava che questo alimento fosse dannoso per la salute; i cavalieri amavano invece nutrirsi di legumi, e anche il pesce era molto apprezzato. In particolare i frutti di mare, ricchi di Omega 3. Inoltre, anche questo un dato molto interessante, al posto dei bicchieri di vino, preferivano bere il succo dell’Aloe, che ancora oggi è considerato un potente strumento di prevenzione dei tumori e di altre patologie, oltre che il succo di arancia. Questo faceva sì che i Templari vivessero oltre i 60 anni, cosa che all’epoca era già un record.
La carne, fra l’altro, era all’epoca roba da ricchi: e difatti le patologie più gravi erano più diffuse proprio nelle famiglie più benestanti, dove il consumo di carne non era poco frequente, ma tutt’altro.
Dovremmo seguire i consigli dei Templari, per provare a vivere meglio e sta più in salute!
La dieta Smartfood, 30 cibi contro l’invecchiamento
“Knights Templar playing chess” by Alphonse le Sage (Alfonso X), public domain